fede

La maternità di Lourdes 

Antonio Tarallo
Pubblicato il 10-02-2023

Le apparizioni dell'Immacolata 

I monti Pirenei: luogo che nell’immaginario collettivo non può che richiamare un solo nome, una sola località, Lourdes, la piccola cittadina nel sud-ovest della Francia, che da quel famoso 11 febbraio del 1858 rimarrà nella storia per le apparizioni dell’Immacolata Concezione alla giovane pastorella Bernadette Soubirous, la futura santa Bernadette. Nomi che s’incrociano - la Vergine Maria e Santa Bernadette - e luoghi che s’incontrano, Lourdes e i Pirenei: tutto per esprimere un mondo mariano che rappresenta il quarto luogo di pellegrinaggio cattolico più famoso al mondo, dopo il Vaticano, la Basilica di Nostra Signora di Guadalupe (a Città del Messico) e la Basilica di Nostra Signora di Aparecida in Brasile.

Per comprendere bene Lourdes bisogna però andare indietro col tempo, proprio a quel 11 febbraio del 1858. Quella mattina era un giovedì grasso. Nella piccola cittadina francese faceva freddo, molto freddo; nella povera casa dei Soubirous non c’era più legna da ardere. La giovane quattordicenne Bernadette con la sorella Toinette e una compagna a cercare dei rami secchi nei dintorni del paese. Verso mezzogiorno le tre bambine si trovano vicino alla rupe di Massabielle che si trova vicino al fiume Gave. Bernadette rimane sola, a un certo punto, in questa ricerca. Ed è proprio in quest'istante che avviene l’incontro straordinario tra la Vergine e Bernadette: la grotta che si apre nella rupe di Massabielle si riempie di una nube d’oro; una splendida Signora appare sulla roccia. Quella “bellissima” - sarà questo l’aggettivo che userà nei suoi racconti Bernadette - Signora è l’Immacolata Concezione, la Vergine Maria, la Madre di Cristo e di tutta l’umanità. Alla pastorella comparirà per ben altre diciassette volte, fino al 16 luglio 1858: una visione in cui Bernadette dichiarò di non aver mai visto la Madonna così bella come quel giorno.

Da quelle apparizioni sono trascorsi centosessantacinque anni eppure la forza spirituale di quel luogo è viva, presente; di anno in anno, di ore in ore, Lourdes rappresenta sempre di più non solo il luogo in cui è comparsa la Vergine per diciotto volte ma è ormai “qualcosa” di più: un luogo di speranza, di amore, di condivisione fraterna. In questo spazio geografico - che è anche spazio dell’anima - si incrociano biografie, esistenze di ogni genere: dall’uomo colmo di fede a chi con scetticismo viene qui, in questo luogo, per comprendere meglio il “fenomeno Lourdes”; dal malato pieno di speranza a chi, nella sofferenza da ormai tanto tempo, decide di visitare questo luogo prima di lasciare il mondo terreno.

Forse, è proprio questa l’unicità di Lourdes, oltre - ovviamente - alla sua importanza spirituale e storica: l’umanità intera si incontra in un luogo; senza barriere di classi, di età, di condizioni fisiche. E’ questo il segreto di Maria, se vogliamo: è Madre di Gesù sì, ma è Madre del genere umano tutto. E, come ogni madre che si rispetti, non fa certamente alcuna distinzione perché i figli sono tutti uguali.

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